Mosche Mosche

Mosche, mosconi e moscerini

Cosa sono e come allontanarli

Tipi di mosche: quanti ne esistono?

Il termine “tipo” non è apprezzato da chi studia gli insetti, ossia dagli entomologi, in quanto non è un termine scientifico per riferirsi agli insetti come invece lo sono Classe, Ordine, Famiglia, Genere, Specie etc.

Il termine mosche si usa in modo molto ampio anche tra gli entomologi, per riferirsi a tutti i ditteri (cioè gli insetti con un solo paio di ali) brachiceri, ossia caratterizzati da corpo tozzo e zampe corte, a differenza dei ditteri nematoceri come le zanzare. Utilizzare il termine “tipi di mosche” è adatto per distinguere e raggruppare le innumerevoli specie di mosche senza dover ricorrere alle classificazioni sistematiche.

Le principali mosche a cui ci riferiamo sono tutte quelle che assomigliano alla mosca domestica. Vediamole in dettaglio:

Mosca domestica

Con questa definizione ci si riferisce ad una ben precisa specie, Musca domestica, che è certamente la specie più comune ed è anche la più cosmopolita. La mosca domestica si riproduce su materia organica in decomposizione che rappresenta il substrato di sviluppo per le larve di mosca. Gli adulti, lunghi 6-7 mm, invece si nutrono di cibi allo stato liquido che succhiano mediante un sistema boccale ad aspirazione. Se il cibo non è liquido, le mosche lo rendono tale sciogliendolo con la saliva.

Fannia canicularis

È molto simile alla mosca domestica, ma leggermente più piccola. È quella mosca che vola al centro della stanza senza posarsi mai, percorrendo traettorie rettilinee con repentini cambi di direzione. 

Musca autunnalis

La femmina di questa specie è molto simile alla mosca domestica mentre il maschio ha l’addome di colore arancione. Ha la caratteristica, così come fanno le cimici verdi e asiatiche, di entrare in massa nelle abitazioni nel periodo autunnale alla ricerca di un sito di svernamento, chiamate anche per questo mosche d’autunno. Gli adulti si accalcano sul muso degli animali per suggere le secrezioni da occhi naso e bocca.

Stomoxys calcitrans

Conosciuta anche come mosca cavallina, la Stomoxys calcitrans è praticamente identica alla mosca domestica, non entrando però nelle abitazioni e nemmeno allontanandosi troppo dalle stalle dove si è sviluppata. La mosca cavallina punge in quanto ematofaga, ma non gradisce il sangue umano per cui raramente causa problemi alle persone.

Pollenia rudis

Il nome comune della Pollenia rudis è mosca delle mansarde. Più grande della mosca domestica e ha la caratteristica, come Musca autunnalis, di svernare in massa negli edifici. Inoltre, un’altra caratteristica distintiva della mosca delle mansarde è soprattutto quella di emanare odore di miele quando schiacciate.

Mosconi

Un altro tipo di mosche sono i mosconi, per i quali insetti è necessario fare un po’ di chiarezza.

È credenza comune che un moscone sia una mosca che si è nutrita di più rispetto alla media.

Se è vero che lo stato nutritivo può influire sulla dimensione di un insetto, in genere la differenza non è molto evidente e influisce piuttosto sulla velocità di sviluppo anzichè sulla taglia. Quindi i mosconi NON sono mosche sovrappeso. Solo gli insetti che non fanno la metamorfosi, come gli scarafaggi o le cimici, più sono vecchi e più sono grandi (ovviamente fino a che non hanno raggiunto lo stadio adulto, oltre il quale non crescono più). Le mosche, come le farfalle e le vespe, da giovani sono larve ed è solo in questo stadio che crescono in dimensione. I mosconi, quindi, non sono mosche più vecchie, ma sono specie diverse in genere appartenenti alle famiglie Calliforidi e Sarcofagidi, con dei riflessi spesso metallici verdi o blu e le cui larve si sviluppano su tessuto animale morto (cadaveri) ma anche vivo, causando così quelle parassitosi definite miasi.

Moscerini

Un terzo “tipo di mosche” sono invece i moscerini, termine con il quale si intendono generalmente ditteri di piccole dimensioni, categoria nella quale possono ricadere davvero tantissime specie.

Tra le specie di moscerini più classiche troviamo la Drosophila melanogaster, ossia il moscerino della frutta o dell’aceto. Altri moscerini comuni sono gli sciaridi, che si sviluppano nel terreno molto organico delle nostre piante da appartamento, gli psicodidi, quei moscerini cicciottelli e pelosi conosciuti anche come moscerini dei bagni per via del luogo in cui li troviamo più spesso e i chironomidi, i quali moscerini assomigliano molto alle zanzare venendo spesso confusi con le zanzare maschio, ma non pungono e a volte danno luogo a stormi imponenti.

Le mosche sono pericolose?

Le vere mosche (Musca domestica) e i mosconi frequentano substrati in decomposizione, spesso di origine animale o escrementi, caricandosi così di una grande varietà di microorganismi patogeni in grado di causare un’ampia casistica di malattie quali tifo, colera, salmonellosi, dissenteria bacillare, tubercolosi, antrace, infezioni oculari etc.

E se ciò ancora non bastasse, le mosche possono anche veicolare vermi endoparassiti.

Come eliminare le mosche?

Sebbene insetti di piccole dimensioni, le mosche sono caratterizzate da una grande resistenza agli insetticidi che spesso consente loro di riprendersi dopo essere state irrorate da uno spray, grazie ad un processo di detossificazione delle sostanze insetticide consentito da specifici enzimi.

Questa resistenza delle mosche vale anche nei confronti di sostanze repellenti che se sono efficaci contro le zanzare, lo sono meno o affatto contro le mosche. Ciò non vuol dire che le mosche siano invulnerabili, anch’esse muoiono, ma richiedono dosaggi maggiori o differenti sostanze insetticide nei confronti delle quali siano ancora sensibili, utilizzando un repellente o insetticida per mosche adatto al caso.

La strategia per liberarsi di questi noiosi, ma anche pericolosi, insetti non è quindi semplice e richiede un approccio multidisciplinare, con l’adozione di sistemi diversi e con un occhio attento alla prevenzione per allontanare le mosche da casa e giardino.

Spray aerosol, fornelletti emanatori, esche e trappole per mosche, non sono in grado da soli di proteggerci, ma se usati nel modo corretto ed in concerto, possono darci grandi soddisfazioni.

Curiosità

  • Essere una mosca bianca: questa espressione indica una persona fuori dal comune ed ha in genere una connotazione positiva, a differenza della “pecora nera”. Però in realtà le “mosche bianche” esistono davvero, anche se in realtà non sono mosche, ossia non sono ditteri, ma piuttosto parenti degli afidi e si chiamano aleurodidi.
  • “Il signore delle mosche” è un conosciuto libro di William Golding che narra di un gruppo di ragazzini che finiscono su di una isola disabitata. Bellissimo e inquietante è una lettura davvero consigliata.
  • “The Fly”, ossia “la Mosca”, è un famoso film in cui uno scienziato si trasforma, suo malgrado, in una mosca che mai vorremmo vedere appoggiata al soffitto della cucina. Un film del 1986 che ci invita a essere prudenti quando si gioca con il DNA.
  • Il moscone (da spiaggia) è una imbarcazione che spesso vediamo sul bagnasciuga ed è usata dai bagnini nelle operazioni di soccorso dei bagnanti in difficoltà. Perché abbia questo nome è davvero difficile da intuire.
  • La Drosophila melanogaster è un moscerino protagonista di un grande balzo in avanti della conoscenza della genetica, grazie ai suoi occhi colorati ed alla curiosità ed intelligenza di Thomas Hunt Morgan.

Dott. Andrea Drago
Entomologo

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