Pappataci Pappataci

Pappataci

Cosa sono, pericolosità e come allontanarli

Cosa sono i pappataci?

Come sono fatti i pappataci? I ”pappataci” sono insettini di 2-4 mm che assomigliano a piccole zanzare. Sono di colore giallo chiaro e per tale motivo il nome inglese è sandfly, ossia mosche (fly) - sabbia (sand). 

Il termine “pappatacio” non indica una sola specie ma un gruppo di specie i cui componenti sono definiti Flebotomi. I flebotomi o pappataci sono quindi piccoli ma sono anche pelosi, sebbene non così pelosi come i loro cugini, i moscerini dei bagni.

Il moscerino dei bagni è anch’esso piccolo, è scuro e con le ali arrotondate ma non punge ed è quindi completamente innocuo.

Pappataci: dove vivono e di cosa si nutrono

Come le zanzare, anche i pappataci si nutrono di liquidi zuccherini, ma le femmine, come le loro parenti più conosciute, pungono per ottenere le proteine necessarie per produrre le uova. I pappataci volano ma non molto, quindi si allontanano poco dal sito in cui si sono sviluppati. 

Sono attivi più che altro al crepuscolo e di notte per un periodo molto influenzato dalle condizioni di temperatura e umidità. In alcune situazioni possono pungere anche di giorno, ma solo in ambienti freschi ed ombreggiati.

Larve di pappataci

Allo stadio larvale i pappataci vivono nel terreno, in ambienti bui, umidi, freschi e con abbondante sostanza organica in decomposizione. A seconda della specie li si può trovare in ambienti costieri o collinari, in siti naturali o periurbani.

Pappataci in casa

A seconda della specie, i pappataci possono pungere dentro casa o all’esterno, ma in genere la maggior parte delle punture di pappataci le si prende all’esterno oppure, se in ambiente interno, laddove le condizioni sono a loro favorevoli come scantinati o ambienti ipogei, umidi e freschi.

Punture di pappataci: come riconoscerle.

In genere è molto difficile riconoscere il morso dei vari insetti e la diagnosi viene eseguita più che altro incrociando le informazioni a disposizione e quindi a che ora del giorno si è stati punti, in quale parte del corpo, se questa parte era scoperta o coperta dagli abiti e in quale contesto ambientale. Le punture di pappataci, anche erroneamente conosciute come morsi di pappataci, si verificano prevalentemente di sera o di notte, su parti scoperte e tendenzialmente sulla parti basse del corpo. 

Purtroppo queste indicazioni combaciano con le punture di zanzara tigre con la differenza però che tendenzialmente la puntura di questa zanzara tende a ridursi progressivamente con il passare delle ore mentre quella di pappatacio spesso cresce di intensità nei primi giorni. Però non esistono regole che valgano per tutti in quanto ogni persona può reagire in modo molto diverso alle punture dei vari insetti.

La leishmaniosi

Come sovente accade con gli insetti che si nutrono di sangue, la puntura e il successivo prurito non sono le uniche conseguenze della spiacevole abitudine alimentari di questi animali in quanto molti di loro possono trasmettere malattie, e tra questi troviamo anche i pappataci.

I flebotomi possono infatti rappresentare i vettori  di un protozoo del genere Leishmania, agente eziologico della leishmaniosi, una malattia che colpisce soprattutto i cani, ma che può anche svilupparsi sull’uomo.

Sintomi della leishmaniosi: cani

Nel cane la leishmania provoca sintomi che possono essere anche molto diversi da caso a caso ma che in generale determinano alterazioni cutanee come anche forfora, caduta del pelo e comparsa di lacerazioni. 

A questi sintomi possono aggiungersi ingrossamento dei linfonodi, lesioni oculari, insufficienza renale e disturbi locomotori. Questa malattia è abbastanza diffusa nella nostra penisola ma per fortuna non è molto comune.

Leishmaniosi nell’uomo

La leshmaniosi può però colpire anche le persone e lo fa attraverso una forma cutanea, con lacerazioni più o meno diffuse, o con una forma mucocutanea, quando si verificano lesioni alle mucose nasali o del cavo orale, anche a distanza di mesi od anni dalla puntura infettanti. 

Una terza forma di leishmaniosi è quella viscerale, decisamente più grave, che può causare perfino la morte. Per fortuna la leshmania umana è piuttosto rara nel nostro paese. 

Repellente per pappataci: cosa li allontana?

Se è difficile distinguere le punture di pappataci da quelle causate da zanzare , fortunatamente i medesimi repellenti risultano generalmente efficaci contro entrambi gli insetti e le regole di impiego sono le stesse.

Qual è il migliore repellente per pappataci?

I repellenti ad uso topico proteggono per un periodo abbastanza prolungato e permettono una grande libertà di movimento. I repellenti ambientali come zampironi e fornelletti, sono pure molto efficaci ma proteggono solo finchè ci si trova in loro prossimità e quindi sono adatti ad un uso statico, come quando si cena in giardino o ci si rilassa prendendo il fresco della sera, magari sdraiati su di una amaca, tesa sotto il porticato. 

Poiché i cani costituiscono un ospite molto gradito dai pappataci e poiché questi sono soggetti a contrarre la leishmaniosi, è opportuno che i nostri amici a 4 zampe siano sempre protetti, applicando loro repellenti o insetticidi sotto forma di spray, lozioni, shampoo, pipette o collari.

Come eliminare i pappataci: rimedi e trappole

Come sempre accade purtroppo non si può sperare in una soluzione definitiva per liberarci di un particolare insetto. I trattamenti con insetticidi possono essere molto efficaci soprattutto quando eseguiti in ambienti confinati, come uno scantinato o un giardino, avendo però l’accortezza di verificare che il prodotto che si intende usare sia registrato per questo uso, inteso sia come specie bersaglio che come tipologia di ambiente. Si raccomanda inoltre di seguire sempre i dosaggi indicati in etichetta.

Come allontanare i pappataci e come evitarli

Un metodo di prevenzione contro i pappataci risiede nell’evitare le condizioni che favoriscono lo sviluppo delle larve e quindi eliminando per quanto possibile le condizioni di elevata umidità del terreno.

Trappole per pappataci

Purtroppo non esistono trappole così efficaci da poter essere utilizzate per ottenere una significativa riduzione di questi insetti, e l’uso di dispositivi di cattura è limitato all’ambito della ricerca scientifica. 

Curiosità

Pappa e taci! Sembra sia questa l’origine del nome di questi insetti caratterizzati da un volo silenzioso che, unitamente alle loro ridotte dimensioni ed al fatto di pungere in condizioni di scarsa illuminazione, consentono all’insetto di pungerci senza che ce ne si renda conto.

Dott. Andrea Drago
Entomologo

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