Tarme Alimentari

Le tarme (o tignole) degli alimenti sono piccole farfalline e come tali sono dannose allo stadio di larva, mentre l'adulto non si nutre. In genere ci rendiamo conto della loro presenza o perché vediamo gli adulti svolazzare in cucina o appoggiati sulle pareti, o perché troviamo le larve che si arrampicano sul muro per incrisalidarsi, oppure perché troviamo i nostri alimenti infestati. In genere però, se troviamo gli adulti possiamo essere certi che l'infestazione è in corso.

Lunghezza: 6-10 mm
Colore:

Quante specie esistono?

Non sono molte le tignole in grado di invadere la nostra dispensa e in totale non si arriva alla decina. La specie più comune nelle nostre dispense è certamente Plodia interpuntella, detta tignola fasciata. Altre specie che possono infestare la nostra cucina sono Ephestia kuehniella (tignola della farina) e Ephestia cautella (tignola della frutta secca).

Colore e dimensione

Plodia si presenta come una farfallina dalle ali color marrone, ma fasciate di grigio nella parte anteriore. Le Ephestie invece sono meno appariscenti essendo grigie con screziature o macchioline più scure. Le larve invece sono biancastre nel caso di Plodia, color chiaro per la tingola della farina, grigie per quella della frutta secca. Tutte hanno la testa scura. Lunghezza dell'adulto tra 6 e 10 mm.

Ciclo biologico

Le tignole depongono centinaia di uova sul substrato alimentare o nei suoi pressi. Le larve si alimentano fino a diventare mature, quando tendono ad allontanarsi dal substrato, in genere salendo verso l'alto, per trovare un sito protetto dove incrisalidarsi, in genere in fessure o crepe. L'adulto vive il tempo necessario per accoppiarsi e deporre le uova a continuazione del ciclo, che varia da 30 a 300 giorni in funzione delle condizioni ambientali.

Di cosa si nutrono?

Le larve di Plodia sono estremamente polifaghe e possono nutrirsi di farina, pasta, biscotti, pane, cioccolata, frutta secca, semi e perfino tisane. Le larve della tignola della farina, come il nome fa supporre, preferiscono farine e prodotti derivati dai cereali. La tignola della frutta secca si nutre di semi e cerali. Poiché ha difficoltà ad attaccare semi interi, preferisce sementi rotte o semilavorate. Gli adulti di tutte le tre specie non si nutrono.

Dove vivono?

Sono specie cosmopolite in quanto grazie al commercio hanno invaso l'intero pianeta. Plodia è davvero comune nelle nostre case, ma anche in impianti industriali, mulini e ovunque vi siano risorse alimentari sulle quali prolificare. Le due specie di Ephestia invece sono meno comuni nelle case, ma pericolosi infestanti di impianti industriali per la lavorazione di farine, mulini, pastifici e magazzini.

Grandi o piccole: cosa cambia?

Essendo dei lepidotteri, una volta raggiunta la fase adulta le tignole non possono più crescere. Le larve invece attraversano 5-7 fasi larvali, passando da un paio di mm fino a raggiungere 1,5 cm.

Importanza sanitaria

Le tignole non rappresentano un problema di ordine sanitario. Sebbene alimentarsi di un substrato infestato da larve e dai loro escrementi non sia particolarmente invitante, esso non comporta un rischio concreto per la nostra salute.

Curiosità

Quando osserviamo delle farfalline nella nostra dispensa dobbiamo subito scoprire quale sia il substrato infestato ed eliminarlo. Poiché le larve di Plodia riescono a perforare e penetrare molte confezioni, il fatto che queste siano integre non garantisce che non siano contaminate. Per individuare il cibo infestato si può porre l'attenzione sulle particelle di cibo che oscillano legati agli invisibili fili di seta che la larve producono.

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