Pulci di mare e pulci della sabbia
Insetti della sabbia: qual è la differenza tra le pulci di mare e le pulci della sabbia?
L’allarmismo che a volte si genera sugli insetti della sabbia, principalmente sulle pulci di mare e sulle pulci della sabbia, è un classico esempio di incrocio di informazioni tra specie diverse. Lo stesso accade, ad esempio, quando si cercano notizie sulle cimici puzzolenti googlando “cimici” e si trovano informazioni che fanno riferimento alle cimici dei letti, confondendole (a proposito, se ti ha punto un insetto o un aracnide ma non sai quale potrebbe essere, ti aiutiamo noi a riconoscere le punture di insetto).
Risulta così che le pulci di mare e le cimici puzzolenti pungono e succhiano il sangue, cosa assolutamente falsa.

Pulci di mare
Cosa sono le pulci di mare? Il piccolo animaletto, che a volte vediamo saltare sul bagnasciuga e che viene appunto chiamato pulce di mare, non è una vera pulce e nemmeno un insetto, ma si tratta di un crostaceo (una sorta di gamberetto se vogliamo). Il suo nome scientifico è Talitrus saltator ed è un organismo assolutamente innocuo.
La pulce di mare si nutre delle alghe in decomposizione accumulate dalle onde sulla battigia e, come tutti i crostacei, ha il corpo ricoperto da una specie di corazza, 8 zampe e delle antenne. Se una pulce di mare salta sul nostro telo e non ce ne accorgiamo prima di stenderci, potremmo quindi avvertire la sensazione di una puntura, ma in realtà il Talitrus saltator non ha l’interesse e nemmeno la possibilità di pungere, essendo dotato di un apparato boccale non consono a questa funzione, a differenza delle pulci della sabbia.
Pulci della sabbia
Come tutte le pulci, la Tunga penetrans si nutre del sangue di un ospite (cani, gatti, animali da cortile o anche l’uomo), da cui però si stacca subito dopo essersi nutrita. Tuttavia, le femmine fecondate di pulce della sabbia si comportano in modo diverso: penetrano nella pelle della pianta del piede e rimangono lì con la testa infissa nel derma, lasciando sporgere solo l’apparato escretore. Con il passare dei giorni, la pulce della sabbia continua a ingrossarsi, sviluppando fino a 200 uova e raggiungendo anche i 4 millimetri di grandezza. Oltre al problema di avere questa pallina nella pianta del piede, si aggiungono le conseguenze causate dalle infezioni batteriche, ed è facile immaginare come la situazione possa degenerare, soprattutto quando le pulci infisse sono più di una.
Morsi di pulce della sabbia: perché tanto allarmismo?
Sebbene una puntura di pulce della sabbia non sia uno dei massimi piaceri della vita, anche in questo caso, fortunatamente, c’è poco da temere perché questi insetti vivono solo in aree tropicali e subtropicali del continente americano, dell’Africa subsahariana e dell’India.
La ricerca online di informazioni sulle pulci di mare può portare a un altro equivoco: quello generato dalla confusione con il Cymothoa exigua, un parassita che infesta i pesci sostituendosi letteralmente alla loro lingua. Questo crostaceo viene anche chiamato “pidocchio mangia lingua”, ma le differenze tra pidocchio, zecca e pulce sono meno evidenti per i non entomologi e dal momento che questo organismo attacca i pesci, può accadere che il termine “pulce di mare” gli venga erroneamente attribuito.
In definitiva, è improbabile che gli insetti della sabbia siano i responsabili delle punture sotto all’ombrellone. Le punture in spiaggia possono essere causate da zanzare o tuttalpiù da flebotomi, ma non certamente dalle incolpevoli e innocue pulci di mare.
Dott. Andrea Drago
Entomologo